Chi salva una famiglia salva l’intera umanità – corridoio umanitario per Napoli

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Le comunità YaBasta! – Nova KoineSmallAxeLibreria WojtekCentro Studi La Pira,  lanciano una raccolta fondi per sostenere le spese necessarie a garantire un corridoio umanitario per un nucleo familiare di 8 persone scappate dai Talebani in Afghanistan e attualmente profughe in Iran.

Da quando i Talebani hanno preso il controllo del paese, ormai più di un anno fa, si sono resi responsabili di sparizioni forzate, arresti arbitrari, vendette morali in particolare nei confronti delle donne, delle minoranze e degli ex funzionari o ex membri del governo precedente. Giornalisti, esponenti di movimenti contrari al governo dei Talebani, donne che manifestano per la libertà, sono tutti in estremo pericolo di vita.

Inoltre sono centinaia gli afghani che negli ultimi mesi hanno tentato di fuggire nei paesi confinanti in cerca di sicurezza, ma che sono stati vittime di arresti, rimpatri forzati, sparatorie. Oltretutto l’Iran, il paese in cui è rifugiato il nucleo familiare che ci organizziamo ad assistere, si trova in un momento di estrema instabilità, dove atti di violenza, repressione ed esecuzioni nei confronti dei manifestanti contro il governo, sono all’ordine del giorno.

Questo corridoio umanitario permetterà a queste persone di ricongiungersi in Italia con i loro familiari che da alcuni mesi vivono nella nostra comunità. Ai loro familiari e amici, anche loro attiviste/i in fuga dai Talebani, abbiamo chiesto di scrivere un piccolo appello per stimolare questa raccolta fondi.


Salvare una famiglia significa salvare l’intera umanità – Click here for english version

Il 15 agosto 2021 l’Afghanistan è caduto in mano ai Talebani, che hanno fatto sfollare migliaia di persone innocenti per vendicarsi di coloro che sono stati partner della comunità internazionale. Questi rifugiati sono per lo più giornalisti, membri del precedente governo, che era sotto il supporto della NATO, membri della società civile e artisti che sono stati sfollati in diverse parti del mondo. Tra le migliaia di persone vulnerabili che sono fuggite dall’Afghanistan, c’è anche la famiglia J. (per la loro sicurezza non divulgheremo il nome), fuggita dall’Afghanistan dopo la caduta del precedente governo afghano, e rifugiatasi temporaneamente in Iran, paese confinante con l’Afghanistan.

Il padre del nucleo familiare J. è stato un consigliere nel consiglio provinciale di una delle province dell’Afghanistan e ha rappresentato la cittadinanza nel consiglio locale per diversi anni. Non è stato solo un consigliere, ma ha anche svolto il ruolo di intermediario nelle tensioni e nei conflitti etnici e regionali. Dopo essere fuggito in Iran, ha dovuto affrontare il rischio di espulsione forzata e rimpatrio in Afghanistan per oltre un anno.
Il figlio invece, oltre a essere un consigliere all’interno del precedente governo, è stato anche dirigente della polizia locale e ha svolto un ruolo prezioso nel garantire la sicurezza per la popolazione locale. Dopo la caduta del precedente governo, la polizia locale è diventata uno dei gruppi più a rischio, dunque per molti l’unica soluzione è stata quella di scappare.

Allo stesso tempo, anche la figlia, che è un’ attivista afghana e lavorava come giornalista durante il precedente governo, come tutti i suoi familiari, è fuggita dall’Afghanistan e si è rifugiata in Iran. Tuttavia il trasferimento della figlia di J. in Italia, grazie al sostegno umanitario del Maeci, è andato a buon fine.
Ad oggi abbiamo ricevuto il Nulla Osta da parte del Ministero dell’Interno per il rilascio dei visti per la famiglia J. ma abbiamo bisogno del sostegno di tutte e tutti per coprire i costi del loro trasferimento, compreso il costo dei biglietti aerei e le restanti spese. Vi chiediamo dunque di unirvi a questa campagna, donando o condividendo, per salvare questa  famiglia in estremo pericolo.

Nota: oltre alla famiglia J., anche una giornalista afghana è inclusa in questo trasferimento umanitario e anche lei beneficerà della vostra donazione e del vostro sostegno. Vi ringraziamo anticipatamente.

Le comunità YaBasta! – Nova Koinè hanno deciso di garantire l’accoglienza a queste persone ma le spese di viaggio e di spostamento sono alte e abbiamo bisogno di ognuno di voi: per questo abbiamo aperto questo crowdfunding.


Vi chiediamo dunque di donare, non importa quanto, non solo per mettere in salvo questa famiglia, ma per dimostrare ancora una volta che un altro mondo, fatto di pace, solidarietà e fratellanza tra popoli, è possibile.


Saving a Family means saving humanity

Afghanistan fell to the Taliban on August 15th, 2021, and the Taliban have displaced thousands of innocent people, in order to take revenge on the partners of the international community. These refugees are mostly journalists, members of the previous government, members of civil society and artists who have been displaced in different parts of the world.

Among the thousands of vulnerable people who have fled Afghanistan, one of them is the J. family, who fled Afghanistan after the fall of the former Afghan government which was under the support of NATO, and have now temporarily taken refuge in Iran, a neighboring country of Afghanistan.

Mr. J. was a representative of the people in the provincial council of one of the provinces of Afghanistan for several years and also played a peaceful role in ethnic and regional conflicts. After fleeing to Iran, he has been facing forced deportation from Iran to Afghanistan where there are big security threats against them under the rule of the Taliban.

Including Mr.J, his son also served as a member of local police and played a valuable role in ensuring the security of the local people. After the fall of the former Afghan government to the Taliban, the local police were one of the most vulnerable groups, as these people faced life threats from the local Taliban throughout Afghanistan and had no choice but to flee.

At the same time, the daughter of Mr. J., who was one of the Afghan women’s activists and journalist during the previous government, like all her family members, also fled from Afghanistan and took refuge in Iran. However, the conditions for her relocation to Italy through the humanitarian support of the Italian government was met.

Now, once again, the conditions for the transfer of the remaining members of the J. family have been provided with the support of the Italian Maeci, and they are going to be transferred to Italy under the humanitarian support of Italian great people in order to avoid forced deportation from Iran.

Therefore, to support this vulnerable family, the host community has volunteered to cooperate in their successful relocation to Italy. Parts of this humanitarian project have been funded, but in order for J.’s family relocation to Italy, we need your compassionate support to cover the costs of their flight tickets and a certain amount of extra expenses. Please join this campaign and save this vulnerable Afghan family with your donation.

Note: Among the J. family, an Afghan female journalist is also included in this humanitarian relocation and she will also benefit from your donation and support. We shake your hand in advance

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