COMUNICATO : Nuovi fondi per i Buoni Spesa, non ripetiamo gli errori dello scorso lockdown!

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Ai Sindaci dei Comuni dell’area nolana,

E’ di questi giorni la notizia dello stanziamento di 400 milioni da parte del governo per rifinanziare i BUONI SPESA erogati durante l’ultimo lockdown. Ai comuni dell’Area Nolana arriveranno quindi centinaia di migliaia di euro da utilizzare per la strutturazione di aiuti alimentari. La prima erogazione dei Buoni Spesa in tanti comuni del nostro territorio è stata discriminatoria ed escludente per tante persone che pur rientrando all’interno dei requisiti per accedere al beneficio sono state escluse perché prive di residenza o di permesso di soggiorno valido (ricordiamo che i tempi di attesa per un rinnovo di permesso di soggiorno sono determinati dalla questura e spesso superano i 360 giorni, basti pensare che ad oggi la questura da appuntamenti con tempi di attesa minimi di 8/9 mesi). Questi atteggiamenti discriminatori sono stati poi in tanti comuni condannati da sentenze che hanno giudicato inammissibili queste modalità di erogazione (i tribunali di Brescia, Ferrara, Roma,ma anche il tribunale di Napoli e di Nola).

Il primo lockdown in questo senso ha fatto scuola e proprio per questo chiediamo ai sindaci dell’Area Nolana di strutturare una gestione di questi nuovi fondi che sia inclusiva e corretta.

Vogliamo infatti segnalare che:

  • si tratta di interventi straordinari destinati a supplire alla perdita di occasioni di lavoro provocata dall’emergenza. In quanto tali, devono essere rivolti a tutti coloro che appartengono a una comunità territoriale e hanno subito gli effetti di tale particolare situazione,  indipendentemente dalla nazionalità, dal titolo di soggiorno, dalla durata della permanenza precedente sul territorio.
  • In particolare, per quanto riguarda i titoli di soggiorno, va ricordato che numerose norme (artt. 2, 41 e 43 TU immigrazione, oltre a varie direttive UE) garantiscono la parità di trattamento con gli italiani nell’accesso alle prestazioni di assistenza sociale a tutti gli stranieri regolarmente soggiornanti, anche se titolari di un permesso di soggiorno per famiglia, lavoro o protezione internazionale; pertanto non è consentito ai Comuni operare distinzioni a seconda del titolo di soggiorno.
  • Quanto agli stranieri privi di titolo di soggiorno, va tenuto conto – senza voler considerare qui la evidente opportunità di un provvedimento di regolarizzazione generalizzata – che in questa particolare situazione essi non hanno alcuna possibilità di lasciare il nostro paese stante il blocco della mobilità internazionale e l’indisponibilità dei paesi di origine a riammetterli nel territorio. Si tratta dunque di persone “irregolari”, ma di fatto costrette a restare nel nostro paese; e di persone che, a causa dell’emergenza, hanno dovuto abbandonare i loro precari lavori (rider, badante ecc.)  subendo le conseguenze più immediate e pesanti del blocco: non vi è dunque alcun motivo per escluderli dall’aiuto assegnato a titolo di “solidarietà alimentare” (come infatti dispone la citata Ordinanza n. 658).
  • Infine, quanto al requisito della residenza nel Comune, lo stesso non deve essere considerato (né per gli italiani, né per gli stranieri) come residenza anagrafica, pena l’esclusione dei soggetti senza fissa dimora che sono anch’essi in condizione di particolare bisogno o dei richiedenti asilo che, in conseguenza dell’entrata in vigore del primo decreto sicurezza, non vengono iscritti all’anagrafe dalla maggior parte dei Comuni, pur avendo comunque diritto, ai sensi dell’art. 13 d.l. 113 convertito in l. 132/2018, ad accedere ai servizi erogati sul territorio.

Alleghiamo a questo comunicato le ordinanze dei Tribunali di Napoli e Nola: https://www.asgi.it/notizie/tribunali-di-napoli-e-di-nola-discriminatorio-chiedere-la-residenza-per-i-buoni-spesa/

Il nostro SPORTELLO DIRITTI vigilerà sulla gestione di questi fondi ed è inoltre disponibile a supportare i Comuni dell’area Nolana nell’elaborazione di Bandi e criteri di ammissione che siano realmente inclusivi ed ispirati all’idea che davvero “nessuno venga lasciato indietro”.

Scisciano 25/11/2020

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